Il fotografo di Mauthausen

Il fotografo di Mauthausen

La fotografia e il suo rapporto ambiguo con la realtà: racconto oggettivo o reinterpretazione?

Introduzione

Lo scopo di questo post è quello di scrivere una riflessione sul rapporto tra la fotografia e la realtà, partendo dal film che abbiamo visto io e i miei compagni di classe, che si chiama "Il fotografo di Mauthausen".

Di cosa parla il film

“Il fotografo di Mauthausen” è un film che racconta la storia vera di un prigioniero catalano, Francisco Boix, detto anche Franz, fotografo di talento che viene deportato nel campo di concentramento di Mauthausen e che viene nominato assistente ufficiale di un nazista di nome Paul Ricken. Franz viene costretto a fotografare i cadaveri martoriati dei prigionieri perché ritenuti opere artistiche, ma col tempo e sviluppando le fotografie, si rende conto degli orrori che accadevano in quel posto. Così, con l’aiuto di alcuni suoi compagni prigionieri nasconde migliaia di negativi fotografici, per far sapere al mondo intero le brutalità compiute dal regime nazista nei campi di sterminio e riesce nell’intento.

Chi sono i prigionieri

I prigionieri che venivano rinchiusi nei campi di concentramento di Mauthausen erano degli spagnoli. Anche Francisco Boix, catalano, si ritrovò prigioniero dei tedeschi e venne identificato come tutti gli altri con un triangolo blu, simbolo dei prigionieri politici spagnoli.

La fotografia interpretata in modi diversi

Il “Capo di identificazione” del campo di concentramento utilizza una macchina fotografica Leica degli anni ’40.



Secondo lui, la realtà non esiste e dipende tutto dal punto di vista, infatti nel campo realizza delle messe in scena con i prigionieri, per poi fotografarli e far credere a sé stesso e a quelli che vedranno le fotografie, che quel posto non era poi così male.


Il fotografo spagnolo invece è dell’idea che i cittadini tedeschi non credono davvero nell’esistenza dei campi di internamento e di sterminio. Appunto per questo, è di fondamentale importanza che vedano la realtà e quello che succede in quei posti, per esserne consapevoli.



Qui di seguito una fotografia a confronto di Francisco Boix messa a confronto con l’attore del film, Mario Casas.




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