Seminario “Con gli occhi di un altro - Fotografia e storie personali”

Il reportage del fotografo Simone Cerio


Premessa

Lo scopo di questo post è quello di illustrare ciò che ho appreso dal seminario sulla fotografia organizzato dall'Università IUSVE, al quale ho partecipato il 23 gennaio 2021, tramite delle videoconferenze su YouTube e poi su Zoom.


Chi ha organizzato l’evento

L’evento è stato organizzato dall’università IUSVE, che ha sede a Mestre e a Verona, Fondazione ISMU, Tunuè ed EMERGENCY. Gli insegnanti ci hanno iscritti a questa manifestazione per partecipare a un'attività di educazione civica, con un focus sulla fotografia, siccome in classe terza iniziamo a studiare fotografia.

Inizialmente abbiamo partecipato alla sessione plenaria e successivamente al seminario sulla fotografia. I dettagli li spiegherò nei prossimi capitoli.

La sessione plenaria

Lo scopo dell'attività di questa giornata è quello di guardare al futuro, giungendo a conclusione del progetto di Educazione alla Cittadinanza Globale “NO ALLA GUERRA - per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”. Poi sono state offerte sei occasioni alternative di crescita e confronto. Tra workshop e seminari, si è potuto dialogare con i protagonisti di settore in tema di video, fotografia, cinema, graphic novel, giornalismo e social.


I relatori principali di questa prima fase sono stati:


- Laura Silvia Battaglia, giornalista professionista freelance e documentarista, lavora come reporter in aree di crisi dal 2007 ed è conduttrice e autrice per RAI Radio 3. È specializzata in Medio Oriente, con particolare focus su Iraq e Yemen. Per i media italiani collabora con quotidiani, network radiofonici, televisione, periodici e siti web. Ha girato, auto prodotto e distribuito dieci documentari, tra i quali “Yemen, nonostante la guerra”, prodotto da Rai Doc, che parlano della vita dei civili yemeniti in guerra. Ha vinto i premi Luchetta, Siani, Cutuli, Anello Debole e Giornalisti del Mediterraneo. Dal 2007 insegna in diverse istituzioni italiane ed europee, compreso l'Istituto Reuters all'Università Oxford.


- Rossella Miccio è la nuova Presidente di EMERGENCY.

Ha iniziato a lavorare nell’associazione nel 2000, occupandosi dell’Afghanistan. Nel 2007 è diventata co-direttore dei Programmi umanitari, curando in particolare i rapporti con le istituzioni internazionali, e si è occupata dello sviluppo di EMERGENCY fuori dall’Italia.

Rossella Miccio succede a Cecilia Strada, che è stata Presidente dal 2009 a oggi e che rimarrà membro del Consiglio direttivo.


EMERGENCY è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.


- Emanuele Di Giorgi è co-fondatore e amministratore delegato della casa editrice Tunué, una delle principali case editrici italiane nel campo del fumetto e dei graphic novel, nonché della saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeno pop contemporanei.

“I colori di una nuova vita” è un esperimento di graphic novel scritta dai ragazzi per i ragazzi, risultato di un contest che EMERGENCY e la casa editrice Tunué hanno lanciato a novembre 2019, per coinvolgere e stimolare gli studenti a confrontarsi con il tema della migrazione attraverso il linguaggio del graphic novel.

È la storia di tre adolescenti: Rachida ragazza sudanese che ama il rap e correre, Goran proveniente dal Kurdistan iracheno che ha la passione del disegno e Amal che vive a Kabul, e per poter uscire da sola, si è rasata i capelli a zero e si fa chiamare Amir. La storia è stata ideata e raccontata da loro coetanei italiani.

Il seminario sulla fotografia

- Simone Cerio, Classe 1983, è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Nel corso degli anni produce molti lavori documentaristici viaggiando in diversi Paesi: Usa, Russia, Grecia, Albania, Spagna, Austria, Ungheria, Serbia, Polonia, Afghanistan, Francia.

In Russia, durante le elezioni presidenziali, realizza il progetto fotografico Russia 2.0 sui giovani anti-Putin.

A Vienna espone N.D.R., un lavoro dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta - la mafia calabrese -, realizzato con il supporto del Museo della ‘ndrangheta di Reggio Calabria.

Nel 2010 vince la menzione d’onore al Festival di Fotogiornalismo di Atri ed il secondo premio al Festival di Savignano che lo colloca di diritto nei 14 finalisti del Portfolio Italia 2010.

Nel 2011 è selezionato, insieme ad altri importanti fotografi italiani, per realizzare l’annuario speciale di Sette - il settimanale del Corriere della Sera -, dedicato all’Italia.

Nel 2014 - in collaborazione con EMERGENCY ONG ONLUS-, completa un assignment in Afghanistan: When the others go away, esposto in tutta Italia. L’opera documenta la storia del primo specializzando italiano in chirurgia generale che ha terminato il proprio percorso di studi in un ospedale di guerra.

Nello stesso anno è semifinalista del Leica Talent 2014, vince il Perugia Social Photo Fest e, nella categoria ONG, il Festival della Fotografia Etica di Lodi.

Nel 2012 è co-fondatore di MOOD Photography, un Centro studi di fotografia che mira a promuovere nuove forme di comunicazione a livello nazionale. Presso il Centro è docente di "Metodo e Linguaggi fotografici".

Attualmente è impegnato in progetti di ricerca sulla salute mentale dei migranti e sull’assistenza sessuale per persone disabili, continuando collaborazioni con ONG internazionali.


- Mamadou Kouassi, ha 36 anni e viene dalla Costa d’Avorio, dove faceva il bracciante. A 22 anni ha dovuto lasciare il suo Paese a causa della guerra civile ed è fuggito in Ghana insieme alla sua famiglia. È arrivato in Italia nel 2007 e ha lavorato per anni nei campi di pomodoro pugliesi, negli aranceti di Rosarno e infine nelle distese di tabacco del casertano per pochi euro all’ora. È uno dei beneficiari della protezione umanitaria, un tipo di permesso di soggiorno che è stato abrogato dal decreto sicurezza e immigrazione in vigore dal 4 ottobre 2018. Da qualche anno Kouassi è un mediatore culturale del centro di accoglienza Sprar di Caserta oltre che portavoce del Movimento dei migranti e rifugiati della città e insegnante di inglese e francese nelle scuole elementari. Durante una riunione dello Sprar, Kouassi ha proposto di usare il premio di 170mila euro, ricevuto dalla città di Caserta per la sua attività di accoglienza dei migranti grazie allo Sprar più grande della Campania, per finanziare i buoni libro per le famiglie più bisognose della città.

La proposta del mediatore culturale è piaciuta agli altri operatori dello Sprar e ai richiedenti asilo che insieme hanno scritto una lettera al sindaco per chiedere di accogliere l’idea. Il risultato è che il sindaco di Caserta Carlo Martino ha sbloccato una parte dei fondi comunali destinati ai libri, a cui aggiungerà il premio ricevuto dalla città.

Le fonti che ho consultato per scrivere questo post

- Laura Silvia Battaglia


- Rossella Miccio


- Emanuele Di Giorgi


- "I colori di una nuova vita" 


- Simone Cerio 


- Mamadou Kouassi 

Conclusioni

Tra tutti i relatori del seminario quello che mi ha colpito di più è stato Mamadou. Mi ha incuriosita molto la sua storia ed è stato molto interessante ascoltarlo perché ho trovato incredibile quello che gli è successo e come la sua vita sia migliorata negli ultimi anni. 


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